mercoledì 16 febbraio 2011

Smettiamo di considerare i testi un riempitivo

Su Bad Avenue si parla di Web marketing e di come esso sia frainteso dalle agenzie di pubblicità.

Il post è interessante ma contiene un paio di gravi errori ideologici:

  1. La figura dello scrittore per il Web arriva quarta dopo art director, planner e tecnico sviluppatore ("planner, art, tech man");
  2. Il lavoro del redattore dei testi viene descritto anche come colui che riempie gli spazi decisi dall'art director.
Si tratta della spia di un gravissimo fraintendimento, abbastanza comune fra chi non ha ben compreso la reale natura di Internet: pensare che i testi di un sito web siano un'aggiunta posteriore, non particolarmente determinante per il valore del sito, tant'è vero che tutta la progettazione potrebbe essere fatta senza collaborazione di un copywriter (o pensando che il planner sia una figura che prescinda da una grande capacità di elaborazione testuale). In realtà, con poche eccezioni, nella maggior parte dei siti Web tutto deve essere finalizzato alla valorizzazione e alla facile lettura dei testi, tenendo come bussola principale usabilità, chiarezza e facilità di comprensione.

Per dimostrare quant'è pericolosa l'impostazione che vede come secondari e aggiuntivi i testi basta fare questo esperimento mentale:
  • Proviamo a togliere tutto da internet (immagini, video, animazioni digitali, effetti speciali) eccetto codice html e testi. Resta comunque un'infrastruttura utilizzabile, meno divertente, più grigia, senza video e cotillons, ma sempre un'infrastruttura utile e utilizzabile.
  • Proviamo a lasciare tutto, togliendo solo i contenuti testuali: non resta niente di utilizzabile. Contenuti visivi alla rinfusa. Zero. Meno di zero.
Senza testi, Internet crolla.

1 commento:

Diego Merello ha detto...

Perfettamente concorde, la figura del copy, per quanto cambiata dai nuovi media è sempre stata e rimane una figura fondamentale per la buona riuscita di un progetto. Certo bisogna fare la tara sul tipo e l'importanza del progetto, ma questa è una tara che si fa per qualunque professionalità.