lunedì 28 giugno 2010

Shakespeare a Viareggio

William Shakespeare, utilizzando spesso materiale di seconda mano, trame già viste e personaggi concepiti originalmente da autori precedenti, è diventato probabilmente il più grande scrittore del mondo, dimostrando che l'originalità dell'idea non sempre vale quanto dialoghi, trattamento, psicologia e complessità dei personaggi.

Tanto per dire quanto può valere uno scrittore per il suo paese, libri, dvd, rappresentazioni teatrali, turismo culturale e tutto l'indotto scespiriano valgono per la Gran Bretagna circa l'1% del prodotto interno lordo. Alla faccia dei retrogradi che pensano al pil solo in termini di acciaierie e industrie automobilistiche.

E il tutto con testi che sono di pubblico dominio da almeno 350 anni.

Per aggiudicarsi una piccola fettina di questa torta, a Viareggio si tiene la sesta edizione dello Shakespeare Festival, dall'8 luglio al 5 agosto 2010, con spettacoli in italiano e in inglese. Il luogo è Villa Borbone, sul viale dei Tigli, a metà strada circa fra Viareggio e Torre del Lago. Il programma dello Shakespeare Festival 2010 è qui.

sabato 26 giugno 2010

Occhio allo spot... ma l'agenda la detta l'informazione

Qui si fa una giusta critica di comunicazioni pubblicitarie sessiste, ricche di immagini ammiccanti, soft-porno e non lusinghiere nei confronti della figura sociale della donna. Occorre però fare un paio di osservazioni:

1. NON è vero che la pubblicità sia all'avanguardia dell'osceno: in fatto di soft-pornografia la pubblicità è al rimorchio di stampa e tv generalista: infatti sin dagli anni 80 le copertine di Panorama erano ben più esplicite di questa campagna stampa. Per non parlare di quel che si vede in TV nelle reti "per famiglie". Sono TV e informazione che dettano l'agenda, cercando spesso il minimo comun denominatore per raggiungere il pubblico più ampio, ovvero sesso, pettegolezzi e violenza.

2. Occorrerebbe inserire nel curriculum scolastico anche la "comprensione e decodifica dei Media", a partire dalle scuole elementari.
L'informazione è spesso più ingannevole della pubblicità tradizionale che, almeno, ha il pregio di essere esplicita e di avere un committente chiaramente identificato. Di fronte alla pubblicità solo i più ingenui non si rendono conto che è un messaggio di parte e quindi va sempre esaminato criticamente. Di fronte ai Telegiornali moltissimi spettatori sono totalmente indifesi.

venerdì 25 giugno 2010

I governi luddisti dell'Italia in ritardo

Questo articolo conferma qualcosa che, chi si occupa di Internet da anni ha già capito da tempo: in Italia il governo ostacola lo sviluppo della rete. L'atteggiamento è bipartisan. I governi Berlusconi ostacolano attivamente la rete, mentre i governi Prodi si sono limitati a non favorirla. Ecco i fatti:
  1. Il decreto Pisanu, con la scusa dell'antiterrorismo, dal 1992 rende difficile e in certi casi quasi impossibile la diffusione delle reti wireless aperte o facilmente accessibili. (il decreto obbliga a registrare ogni utente, conservando la fotocopia della carta d'identità: si tratta di un provvedimento unico in Europa)
  2. Le società telefoniche sono co-interessate a rallentare il wireless e la diffusione degli Internet point a facile accesso, perché in questo modo possono vendere "chiavette" e smartphone per l'accesso Internet mobile, che in Italia infatti sono particolarmente diffuse soprattutto fra l'utenza professionale, con costi elevati per tutti.
  3. Le tariffe telefoniche e di connettività (come da antica tradizione italiana, risalente ancora al fascismo e ai "telefoni bianchi") sono mediamente fra le più alte d'Europa, e nessuna politica viene fatta per incoraggiare l'installazione delle ADSL domestiche.
  4. Persino la banda wireless per l'Internet Mobile (le "chiavette" del punto 2) viene contingentata per favorire le emittenti televisive e il digitale terrestre (come illustra, appunto, l'articolo citato).
E' inoltre motivo di preoccupazione per il futuro sviluppo dell'Italia il fatto che i maggiori partiti e leader politici italiani NON abbiano una adeguata confidenza con la Rete, con l'eccezione di Antonio Di Pietro e di Nichi Vendola.

venerdì 18 giugno 2010

Pubblicità ingannevole da parte della Rai?

Secondo Altroconsumo e altri, gli spot Rai che parlano di "Tifo libero", sarebbero ingannevoli. Non è vero infatti che i Campionati Mondiali di Calcio vengono offerti gratuitamente dalla Rai al suo pubblico, sia perché le partite diffuse sono solo alcune e non tutte, sia perché il servizio è offerto solo via digitale terrestre.
E, infine, perché la Rai viene finanziata dai cittadini -- compresi quelli che non la guardano, non la ricevono o, secondo alcune interpretazioni all'interno di un autentico caos normativo, compresi quelli che non hanno la tv ma dispongono di accesso a Internet -- con il canone e, quando questo non basta, con le tasse generali, da cui viene attinto per ripianare il deficit dell'azienda.

Legge bavaglio, scenari e contromosse per i blogger

La cosiddetta Legge Bavaglio, il disegno di legge anti-intercettazioni che in questi giorni sta avendo fortunatamente qualche ostacolo alla Camera, comporta rischi e problemi per chi gestisce blog e siti Web in Italia. Ecco alcuni scenari possibili a cura di Nazione Indiana e, in questo articolo di Guido Scorza, il suggerimento per una soluzione di tipo automatico (un link oppure un widget per consentire a chi desidera una rettifica di pubblicarsela in automatico).

mercoledì 16 giugno 2010

martedì 15 giugno 2010

Scrittori in causa

Una nuova iniziativa che riguarda chi scrive per professione ed è interessato alle problematiche legali, retributive e contrattuali che riguardano questa attività fondamentale per la vita moderna.