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giovedì 3 maggio 2012

Pubblicitese for Dummies

Avviso per i pubblicitari:

Brief vuol dire riassunto;
Headline vuol dire titolo;
Insight vuol dire intuizione.

Se si parlasse un po' di più anche in italiano, invece di esagerare con termini inglesi o americani talvolta mal compresi, forse i pubblicitari sembrerebbero di meno dei venditori di fumo.

domenica 18 dicembre 2011

Siete ignoranti digitali? È arrivato il momento di nasconderlo

Il computer HP 9830A Tecnologia digitale del 1970
Ascolto tutte le domeniche Black Out - Radio2 e mi piace. Però, quando possibile, ho preso l'abitudine di protestare ogni volta che sento manifestazioni di ignoranza digitale, piuttosto diffuse fra i conduttori delle trasmissioni di Radio 2. Ho comprato il mio primo computer nel 1985 (ventisei anni fa) e posso dire che il digitale non è una strana novità ma è una cosa vecchia. Credo che in Europa solo in Italia il digitale continui ad essere presentato come una strana novità di cui diffidare.

Il monologo di Enrico Vaime domenica mattina 18 dicembre 2011 sarebbe stato d'attualità nel 1995. Oggi quel monologo e la complicità che sottintende fra "non digitali" è purtroppo solo la dimostrazione di quanto è arretrato il nostro paese.

Ad esempio, il caso raccontato nel monologo, la sceneggiatura scomparsa "schiacciando un tasto", non è un incidente o una prova della fragilità del digitale: è, purtroppo, solo una dimostrazione di inconsapevole ignoranza e incompetenza. Se "schiacciando un tasto" il documento sparisce, è solo la prova che non hai fatto nessuna copia di sicurezza. Colpa tua, come partire in auto per il deserto con il serbatoio in riserva.

L'ignorante digitale non se ne rende conto, ma è esattamente come dire: - "Non mi fido di questa novità del gas in casa: un mio amico s'è fatto le uova al tegamino e ha incendiato la cucina". Oppure: - "Non mi piace questa novità dell'automobile: ho fatto guidare mio figlio di otto anni e ci siamo schiantati contro un muro".

In tutti e tre gli esempi (sceneggiatura perduta, incendio in cucina e incidente col figlio di otto anni alla guida) si tratta di ignoranza e incompetenza, non di problemi specifici dello strumento.

Essere ignoranti digitali non è una colpa e può essere una libera scelta, come non guardare la tv, non prendere la patente o decidere di non leggere libri. Però, come nel caso non leggere libri, nel 2011, a quasi quarant'anni dall'invenzione del personal computer, sarebbe meglio vergognarsene e nasconderlo, invece di esserne beffardamente orgogliosi.

martedì 19 luglio 2011

Chi è Spider Truman? Forse non esiste, forse è Gianfranco Mascia del Popolo Viola

Sembra che il fantomatico Spider Truman sia un'operazione messa in piedi da Gianfranco Mascia del Popolo Viola. Scrivo "sembra" perché l'articolo del Fatto Quotidiano linkato da Valigia Blu è molto più vago nell'indicare Gianfranco Mascia come autore del blog I segreti della Casta di Montecitorio, che infatti ha smentito su Wired.

Resta il fatto che è stato, ancora una volta, provato sul campo questo modello di comunicazione:

  1. Fai una pagina Facebook per documentare qualcosa
  2. La colleghi a un blog (tecnicamente sarebbe meglio procedere al contrario, ma va bene lo stesso)
  3. Ottieni visibilità, piccola o grande, commisurata alla rilevanza dell'argomento.
Sono possibili innumerevoli varianti del modello, utilizzando anche strumenti diversi.

Il valore finale dell'iniziativa dipende dalla formula

Qualità dei contenuti * competenza tecnica * rilevanza

Se uno dei tre fattori è zero o vicino a zero, anche il valore del blog si azzera. Negli altri casi, è tutto in proporzione al valore dei singoli fattori.

In realtà si tratta di un modello collaudatissimo e vecchio come il World Wide Web: ne parlo e qualche seguito avrò, in proporzione alla rilevanza dell'argomento di cui parlo e dell'eventuale affollamento già presente in rete. Il vecchio detto relativo ai siti Web della prima ora If you build it they will come ha ancora valore, se vado a coprire uno spazio vuoto o temporaneamente libero.

  • I blogger si sono fatti domande e hanno avviato una "conversazione" indagatoria sull'avvenimento;
  • Gli organi di stampa tradizionali (quotidiani e TV) hanno riportato il fatto senza particolari verifiche, enfatizzando l'effetto fenomeno.
Aggiornamento 1: il Corriere della Sera si dà al giornalismo investigativo e scopre un precario del Senato il cui profilo personale potrebbe corrispondere a quanto descritto di sé dal misterioso Spider Truman.

Aggiornamento 2: stanno comparendo iniziative simili: qui Asperamundi, portaborse anonimo, con blog e pagina Facebook.

Aggiornamento 3: Il Corriere della Sera continua col giornalismo investigativo e questa volta ottiene un risultato concreto: a quanto pare ha parlato con il vero Spider Truman, assicurandosi della sua identità attraverso la pubblicazione sul blog di un'astrusa parola chiave concordata. Resta il fatto che, se Spider Truman non vuole farsi scoprire, molto probabilmente le informazioni che fornisce su di sé sono false, apposta per depistare. Quindi, anche se il Corsera ha quasi certamente parlato con l'autore del blog I Segreti della Casta di Montecitorio, non c'è nessuna garanzia che le informazioni che ha dato siano vere. Ad esempio, se io fossi Spider Truman e avessi veramente 37 anni, dichiarerei di averne 35 o 42. Su 1700 dipendenti di Montecitorio, l'età vera sarebbe un indizio molto utile per restringere la rosa dei sospetti. Idem per altre informazioni.

venerdì 15 luglio 2011

Alcune cose sul diritto d'autore: miti, falsi miti e opportunità positive

La tutela del diritto d'autore non è una questione binaria: copia digitale MALE/copia digitale BENE. È molto più sfumata e, oltre ai pericoli della diffusione digitale (in certi casi mal compresi) occorre concentrarsi anche sui benefici.

Inoltre, è un falso mito che la legislazione attuale protegga gli artisti: protegge gli editori e chi ha i soldi per pagarsi avvocati specializzati. Ne parlo qui, sul blog di ADV Express.

domenica 23 gennaio 2011

Il valore di un sito web

Il valore di un sito web può essere rappresentato da questa formula matematica:

  valore = promozione x qualità dei contenuti* x quantità dei contenuti*

(*In cui i contenuti sono testi, immagini, documenti audiovisivi.)

Se uno solo di questi fattori vale zero, l'intero sito vale zero perché comunque o non viene visto, o non viene apprezzato, oppure il visitatore non vi trova nulla di utile.

È opportuno ricordare un fatto molto sottovalutato in Italia (che infatti su Internet è molto indietro rispetto ad altri paesi europei e gli Usa): con l'eccezione dei siti porno e di poche altre casistiche, i fattori più importanti per dare valore a un sito sono qualità e rilevanza dei testi.

Questo sia per i motori di ricerca, sia per i visitatori. Questo è un dato di fatto riconosciuto da tutti i maggiori esperti, valido da quando esiste il concetto di World Wide Web (1991) e valido per il prevedibile futuro, ovvero almeno per i prossimi cinque anni. In genere i migliori testi sono i quelli redatti da web copywriter con esperienza anche di SEO, search engine optimization.

Idea presa dalla risposta di Ivan Chevrevko a una domanda su Quora.

mercoledì 10 novembre 2010

Il valore di chi scrive

In questo post si spiega bene, e in modo visivo, la distribuzione del valore nei Social Network, in base alla regola 1-9-90: lì1% delle persone crea contenuti originali, il 9% li edita, commenta, rielabora e ridistribuisce, il 90% ne fruisce.
La situazione reale, naturalmente, è più fluida e meno statica di come appare in questa piramide, perché coloro che sono "creatori" in un ambiente possono essere "editori" o semplice "pubblico" in un altro.
Però chi parla su Internet ha sempre un impatto, piccolissimo o grande che sia. Su Internet la legge dei grandi numeri vale ancora, ma vale altrettanto l'accumulazione quotidiana di piccoli numeri.

giovedì 23 settembre 2010

Libri o dentifrici? L'editore e il suo marketing (con Einaudi, Feltrinelli, Eco)

Un servizio della trasmissione tv L'Approdo segnalato da Vibrisse, sull'industria editoriale italiana e il suo marketing negli anni sessanta. Il servizio è molto interessante per tre motivi:
  • Documenta la consapevolezza del marketing editoriale italiano degli anni sessanta;
  • Documenta anche alcune delle sue ingenuità, ad esempio il timore dei piccoli editori rispetto alla presunta potenza dei grandi editori, i quali a loro volta minimizzano le loro capacità di investimento pubblicitario;
  • Riporta testimonianze di personaggi come Giulio Einaudi, Geno Pampaloni, Giangiacomo Feltrinelli, Valentino Bombiani e un giovane professor Umberto Eco.
Rispetto alla testimonianza di Giangiacomo Feltrinelli, è interessante notare questo: mentre nel caso del marketing editoriale pensava che non fosse possibile imporre al pubblico libri che questo non desiderava, qualche anno dopo morì misteriosamente sotto un traliccio innescando una bomba che avrebbe dovuto contribuire a indurre il pubblico alla rivoluzione, un'iniziativa certamente più impegnativa di comprare un libro.

Gli intervistati facevano parte delle case editrici Bompiani, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, Vallecchi, UTET.

lunedì 28 giugno 2010

Shakespeare a Viareggio

William Shakespeare, utilizzando spesso materiale di seconda mano, trame già viste e personaggi concepiti originalmente da autori precedenti, è diventato probabilmente il più grande scrittore del mondo, dimostrando che l'originalità dell'idea non sempre vale quanto dialoghi, trattamento, psicologia e complessità dei personaggi.

Tanto per dire quanto può valere uno scrittore per il suo paese, libri, dvd, rappresentazioni teatrali, turismo culturale e tutto l'indotto scespiriano valgono per la Gran Bretagna circa l'1% del prodotto interno lordo. Alla faccia dei retrogradi che pensano al pil solo in termini di acciaierie e industrie automobilistiche.

E il tutto con testi che sono di pubblico dominio da almeno 350 anni.

Per aggiudicarsi una piccola fettina di questa torta, a Viareggio si tiene la sesta edizione dello Shakespeare Festival, dall'8 luglio al 5 agosto 2010, con spettacoli in italiano e in inglese. Il luogo è Villa Borbone, sul viale dei Tigli, a metà strada circa fra Viareggio e Torre del Lago. Il programma dello Shakespeare Festival 2010 è qui.

martedì 15 giugno 2010

Scrittori in causa

Una nuova iniziativa che riguarda chi scrive per professione ed è interessato alle problematiche legali, retributive e contrattuali che riguardano questa attività fondamentale per la vita moderna.

mercoledì 23 dicembre 2009

Customer care all'italiana: informazioni inutili e tiepida propaganda aziendale


Nella home page del sito Trenitalia oggi c'è un utile riquadro: "AVVISO Allerta maltempo - per informazioni".

Visto che nei giorni precedenti ha nevicato in tutto il nord Italia, cliccando sul link uno si immagina di trovare informazioni sulla situazione odierna: qui tutto a posto; qui qualche ritardo; qui un treno soppresso per neve, qui abbastanza a posto.

Invece trova un comunicato stampa con un'intervista tranquillizzante dell'amministratore delegato Mauro Moretti, datata 21 dicembre 2009... (E speriamo che il sito sia fatto come si deve e il link non scompaia nel nulla fra qualche giorno :-)

Insomma, per il principale gestore ferroviario italiano sembra che il sito, oltre che un distributore automatico di biglietti, sia un canale per tranquillizzare la gente con comunicati stampa e pubbliche relazioni che minimizzano eventuali problemi, invece di cercare di informare in modo accessibile e puntuale sulla situazione del giorno.

Ovviamente, trattandosi di Trenitalia, l'erede delle gloriose FFSS, dopo aver letto le parole tranquillizzanti dell'amministratore delegato Mauro Moretti, appena si arriva in stazione si apprende che alcuni treni hanno anche due ore e mezzo di ritardo.

(Aggiornamento: qui un punto di vista diverso da quello ufficiale di Trenitalia, sulla situazione delle ferrovie.)

martedì 21 luglio 2009

Content is King, il contenuto è tutto

Nel mondo del web marketing si sta scoprendo che per un sito web il contenuto è tutto: per attirare visitatori, per essere ben posizionati sui motori di ricerca, i contenuti di un sito sono il fattore chiave. Cosa sono i contenuti? Filmati, foto, musica e, soprattutto, testi. Testi che devono essere scritti da scrittori professionisti.

Testi che spesso, nei siti delle aziende italiane, sono un'aggiunta inserita all'ultimo momento, scritta dall'ultima ruota del carro dopo mesi di rinvii e meline, perché scrivere "lo sanno fare tutti" ma è così noioso... In realtà scrivere è un'arte che necessita di talento e si apprende solo con molto esercizio. Può dire di saper scrivere solo chi ha scritto migliaia di pagine.