martedì 7 dicembre 2010

I segreti sono antidemocratici.

Dove ci sono i segreti non c'è la democrazia. Anche se in ambiti MOLTO circoscritti può essere giustificato, il segreto è antidemocratico.

Nell'ambito della vita privata è possibile che sia necessario preservare aree di riservatezza: la vita in famiglia non è necessariamente democratica, non in tutti i suoi aspetti. Lo stesso può valere, con limiti più circoscritti, per la vita aziendale che deve comunque, a certe condizioni, essere sempre verificabile dalle autorità pubbliche nell'interesse pubblico.

Ma le autorità pubbliche, proprio per il loro ruolo e la loro responsabilità, devono essere ancora più verificabili di privati, famiglie e aziende.

Nella vita pubblica di un paese democratico, le aree di segretezza devono essere ridotte il più possibile e sempre temporanee. Sia perché la sicurezza per segretezza in genere non funziona o funziona male. Sia perché i diversi contrappesi del potere devono poter esercitare il controllo incrociato fra di loro.

Ad esempio, per venire al caso italiano, è inammissibile e antidemocratico il fatto che il segreto di stato su atti pubblici possa essere mantenuto per più di qualche anno.

1 commento:

Carlo ha detto...

Sono più che d'accordo.