Cito:
"I “ritorni sociali” di questo programma di educazione prescolastica sono stati quantificati in un incredibile 17%: in sostanza, per ogni dollaro investito in un programma per bambini svantaggiati, la società nel suo complesso guadagnava il 17% all’anno in reddito aggiuntivo o in minori spese. [...]
In un Paese come l’Italia in cui costa meno mandare il figlio all’università che all’asilo nido, questi dati dovrebbero far riflettere."
Il post intero qui.
In effetti un errore storico della politica dell'istruzione italiana è sempre stato dare più importanza, in termini di prestigio e di investimenti pubblici, alla formazione universitaria che alla formazione scolare e pre-scolare.
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