Il primo numero dell'Economist 2010 è magro come una sottiletta. Sono abbonato dal 1991 e non l'avevo mai visto così sottile: prendendolo dalla casella pensavo fosse un inserto pubblicitario.
Se non è un segnale di crisi, è comunque il segnale che i tempi stanno cambiando vertiginosamente.
72 pagine, di cui 11 pubblicitarie. In genere le pagine di foliazione sono almeno il doppio e le pagine pubblicitarie al suo interno sono almeno il triplo.
È normale che il primo numero dell'anno sia un po' magrolino, ma non così tanto...
Di passaggio, è interessante notare che la storia di copertina riguarda "Cosa succede quando le donne costituiscono più della metà della forza lavoro". Una realtà ancora lontana per l'Italia.
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