Nel mondo del lavoro e dell'economia, i cattivi esempi in Italia arrivano dallo Stato.
Nella scuola gli insegnanti possono restare precari fino all'età della pensione, in certi casi con contratti "stagionali" da ottobre a giugno, oltretutto con stipendi più bassi rispetto agli insegnanti di ruolo. Situazioni analoghe si possono trovare in tutti i settori dello Stato, ma il fatto che si coltivi attivamente l'instabilità lavorativa proprio nel settore dell'insegnamento illustra bene la visione strategica dei nostri governanti e dei nostri burocrati: dirigenti ben protetti e ipertutelati, operativi in prima linea a proprio rischio e pericolo (dovrebbe essere il contrario).
Nell'economia, il volano che avvia la cattiva abitudine molto italiana di pagare in ritardo parte dallo Stato, che paga i suoi fornitori con mesi e anni di ritardo. E questo non per abile gestione finanziaria, ma semplicemente per lentezza e inefficienza.
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