martedì 26 luglio 2011

Lezioni di giornalismo (27) Hacker = Wikileaks

Ennesimo esempio di "semplificazione" giornalistica (che in questo caso coincide con cialtroneria): tutte le volte che si parla di crimini informatici e di spionaggio, tirare in ballo Wikileaks, come il Fatto Quotidiano in questo caso di spionaggio informatico.

In realtà Wikileaks ha sempre pubblicato documenti ricevuti da fonti esterne, le quali (in genere) avevano legittimo accesso ai documenti stessi e, semplicemente, non potevano diffonderli esternamente. In altre parole Wikileaks s'è sempre comportato più o meno come Carl Bernstein e Bob Woodward del Washington Post nei confronti dello scandalo Watergate: una fonte anonima forniva i documenti, e loro pubblicavano. Ma i giornalisti si sono ben guardati (giustamente) dal pagare qualcuno per scassinare cassaforti o craccare sistemi informatici.

Qui le altre Lezioni di Giornalismo.

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