lunedì 25 luglio 2011

Il coraggio degli altri

Vittorio Feltri va a fare l'analisi del capello per trovare un difetto qualsiasi attribuibile alle vittime della strage di Oslo (condannati da Feltri per scarso "rambismo" e insufficiente "solidarietà kamikaze") e poi la destra storica italiana può vantare governanti coraggiosissimi come la Famiglia Savoia e il Grande Dittatore che, vedendo la mala parata, alla fine della II Guerra Mondiale fuggono a precipizio non davanti al nemico, ma davanti alla prospettiva del nemico.

Con Vittorio Sciaboletta Emanuele peraltro recidivo, visto che aveva avuto paura persino della Marcia su Roma, coraggiosamente condotta in vagone letto dal futuro Grande Dittatore e futuro fuggiasco (due volte, prima dal Gran Sasso, poi dalla Repubblica di Salò).

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