lunedì 31 gennaio 2011

La qualità della pubblicità italiana. Perché l'ADCI sbaglia

L'Art Directors Club Italiano si occupa della qualità creativa della pubblicità italiana. Da un paio di decenni si dannano, si  tormentano e si arrovellano per trovare la pietra filosofale del miglioramento della qualità creativa e professionale della pubblicità italiana. Tre anni fa feci questa osservazione:

È un problema di base e di numeri.




Con il quadruplo di lavori fra cui scegliere, è inevitabile che la qualità dei migliori lavori inglesi sia superiore.

È come una piramide: il modo più semplice per alzare la vetta è allargare la base.

Migliorare la qualità dei lavori lavorando su giurie e selezioni dell'Annual è come voler far crescere una pianta tirandola per le foglie. Un'illusione.

1 commento:

pasquale diaferia ha detto...

bello, gianni.

se non sbaglio, già tre anni fa avevamo provato a far passare il concetto.

vediamo, riproviandoci stavolta, se riescono a capirla

saluti
p piccola