domenica 7 aprile 2013

Alitalia, Trenitalia e Poste Italiane: i tre sabotatori dell'Italia moderna


La prova dell'inadeguatezza della classe dirigente italiana è data dall'osservazione di tre infrastrutture che siamo talmente abituati a considerare di livello scadente che non ce ne accorgiamo neppure più: Alitalia, Trenitalia e Poste Italiane.

Per descrivere la situazione di Alitalia basta un acronimo, coniato decenni fa: A.L.I.T.A.L.I.A.: Always Late in Take off, Always Late in Arrival. Sempre in ritardo al decollo, sempre in ritardo all'arrivo. La compagnia aerea è in stato praticamente fallimentare ormai da anni, e dopo diversi salvataggi di governo resta sempre un esempio di cattiva gestione e cattivi servizi.

Di Trenitalia tutti hanno esperienza. I treni pendolari sono indecenti, lontani da qualsiasi standard europeo. I treni a lunga percorrenza funzionano meglio, ma con l'incognita "stai fermo un giro" sempre pronta ad uscire.

Colpetto di grazia all'editoria italiana.

Poste Italiane è il servizio più quotidiano, quello che fa meno notizia ma che ha un impatto più subdolo. Ad esempio, dopo anni di riduzione del servizio di recapito della posta, dal 2011 Poste Italiane ha deciso di non svolgere più il recapito postale il sabato mattina. Adesso sta eliminando gli uffici periferici, quelli essenziali per il servizio universale e che spesso rappresentano l'unica struttura pubblica presente in un piccolo comune o in una piccola frazione.

L'eliminazione del recapito al sabato sembra una cosa da poco (che vuoi che sia? quel che non arriva sabato arriverà lunedì) ma in realtà, dopo anni di disservizi, i costi fra i più elevati d'Europa e i regolamenti fra i più farraginosi, probabilmente è stato il colpo mortale al settore degli abbonamenti a giornali e periodici.

Nei casi in cui una combinazione virtuosa lo consentiva, gli abbonati di Milano, Roma e molte altre città avevano spesso la fortuna di ricevere (come succede in gran parte d'Europa) il proprio settimanale il sabato mattina, il giorno dopo dell'uscita in edicola. Questo significa poterlo leggere con comodo nel weekend (è questo il motivo per cui i settimanali di informazione escono in edicola il giovedì o il venerdì). Adesso, nel 100% dei casi, è garantito che non arriverà niente prima di lunedì.

Sembra una cosa da poco, e sembra anche una cosa un po' nostalgica (qualcuno obietterà: "sì ma adesso il settimanale me lo leggo sull'iPad"), invece è un colpo all'editoria italiana il cui impatto è probabilmente è paragonabile a quello del disegno di legge "Intercettazioni". Se i giornalisti italiani capissero di marketing e direct marketing, si ribellerebbero loro, senza aspettare gli "indignados".

Alitalia, Trenitalia e Poste Italiane non sono un castigo divino da tollerare con pazienza e rassegnazione. Sono i tre sabotatori che contribuiscono da decenni a tenere l'Italia nella situazione di arretratezza che vediamo.

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