Mentre circa il 60% degli italiani dorme o sonnecchia guardando la tv -- ovvero il suo unico mezzo di informazione perché questo 60% di italiani NON legge giornali e NON accede a Internet -- in Italia sta lentamente succedendo quello che viene descritto qui. Rai e Mediaset integrano clandestinamente le strategie editoriali e pubblicitarie, con lo scopo di consolidare lo status quo televisivo e con la ricaduta di mantenere arretrato il paese.
In Italia da anni l'utilizzo della televisione, sia come mezzo di informazione sia come principale mezzo pubblicitario, è sproporzionato rispetto al resto d'Europa, con il risultato di penalizzare le piccole e medie imprese che, fino a qualche tempo fa, avevano come unico canale pubblicitario facilmente accessibile le Pagine Gialle e solo da poco tempo, timidamente, si stanno affacciando a Internet. Il cui sviluppo viene attivamente frenato dalle politiche governative tanto di destra quanto di sinistra, per ignoranza in alcuni casi, per mala fede e strategia politica in altri.
La difesa dello status quo televisivo continuerà ancora per diversi anni a causa di un duplice conflitto di interessi: quello evidentissimo di Silvio Berlusconi, e quello meno evidente di sindacati e forze politiche minori (Lega, ex Alleanza Nazionale in PDL, PD, piccole formazioni di sinistra variamente radicale) che vogliono mantenere il loro controllo sulla loro fetta o fettina di Rai, tuttora lottizzata.
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